martedì 24 aprile 2012

Aber - trentaseiesima settimana

In un giorno di pioggia

E' ricominciata la stagione delle piogge, le “grandi piogge”, non come a ottobre e novembre che faceva un acquazzone la sera e via ora può capitare che piova anche per tutto il pomeriggio.
Io non sono mai stata una grande amante della pioggia...anzi: l'umidità, il freddo, il disagio,il traffico...ma qui è diverso...
In un giorno di pioggia ti può capitare di vedere bambini fradici che vanno a rubare i manghi nel giardino della parrocchia.
Altri che vanno in giro senza ombrello (perché non ce l'hanno) e scalzi o con le infradito di gomma...che a pensarci bene è comunque la calzatura più conveniente...
Il prato e anche la casa che si riempiono di insetti incredibili per forma e dimensione.
Il Franci e il Samu che possono mettersi i gamboot (gli stivali di gomma) ed entrare in tutte le pozzanghere del villaggio infangandosi fino alle orecchie.
Ed infine, quando smette di piovere e fa buio può capitare di vedere il volo nuziale delle termiti: una festa per tutti! Donne e bambini si affollano sotto ogni luce per raccogliere centinaia o migliaia di termiti che poi vendono o mangiano. Sono talmente tante che entrano in casa e dovunque senti un continuo fruscio di ali, ma nel giro di poche ore tutte le perdono e la maggior parte muoiono. La mattina dopo restano solo di decine migliaia di ali accumulate sotto le luci.
In un giorno di pioggia, un solo giorno, la natura si risveglia e ricomincia a generare vita con una tale abbondanza che ogni volta lascia senza parole e ci autorizza ad avere di nuovo speranza.

martedì 17 aprile 2012

Aber - trentacinquesima settimana

Mangia o l'Africa ti mangia

Questa settimana una nuova Franci-rubrica!!!
Dopo i miei giochi africani preferiti, dopo i miei amici animali, ecco una breve rassegna sui cibi più comuni e più tipici di questa zona d'Africa.
Certo...le specialità delle nonne un po' mi mancano, ma non vi preoccupate, anche qui non ci manca niente e, anzi, si possono trovare molte prelibatezze.

venerdì 13 aprile 2012

Special post - gli esami non finiscono mai!

perchè questo special post?

1) per non dimenticare la data del primo esame di Francesco (2 anni, 7 mesi e 13 giorni)...quanto passerà tra il primo e l'ultimo?
2) per condividere l'assurdità di questa cosa! fare un esame a due anni e stilare una graduatoria nella classe dal più bravo al più somaro...quali ripercussioni psico-sociali sul povero malcapitato? naturalmente (visto il numero di materie su cui vengono valutati) gli esami si svolgono in 4 (!!!) giorni...3 per gli scritti e uno per gli orali!
3) perchè non avevamo ancora messo una foto di Francesco con la "uniform" dell'asilo e le nonne non ce lo avrebbero mai perdonato!

martedì 10 aprile 2012

Aber - trentaquattresima settimana

Ancora auguri...
questa volta con le parole e l'immagine inviateci dal centro missionario della diocesi di Milano. L'augurio è quello di riuscire a guardare fuori da noi stessi, fuori dal nostro piccolo mondo.
Il bello della Pasqua è che dura per sempre!

"Testimoni del Risorto e inviati fino alle estremità del mondo. Testimoni del Risorto già solo perché accogliamo questo invito a sollevare lo sguardo e a guardare verso l’orizzonte; a operare per un futuro lontano, che non sarà il nostro; o anche semplicemente a sporgerci un po’ fuori dai confini ristretti dei nostri ambienti."

da «Andate... Sono con voi tutti i giorni»

(Mt 28,19.20)

Linee per un Progetto Missionario Diocesano

venerdì 6 aprile 2012

Aber - trentatreesima settimana

Ancora una volta, come era stato a Natale, ci piace sottolineare come Cristo nasce, muore e risorge per tutti...deve essere per tutti. Così vogliamo far passare dall'Uganda degli auguri che ci vengono dal Brasile e farli arrivare fino in Italia.
Buona settimana santa a tutti!

LA PASQUA DI PIQUIA’…LA NOSTRA PASQUA

Sarà certamente una Pasqua differente quella delle 300 famiglie di Piquià de baixo. Forse l’ultima Pasqua che passeranno respirando l’inquinamento prodotto dalle 5 industrie siderurgiche che da più di venti anni stanno distruggendo l’ambiente e la vita di questa gente.

Martedì 20 marzo 2012 sarà sicuramente ricordato come uno dei giorni più importanti per il quartiere. I giudici del Tribunale di Giustizia di São Luis hanno deciso quasi all’unanimità (un solo voto contrario) per la legalità dell’azione di esproprio (fatta dal comune di Açailandia) della terra che gli stessi abitanti di Piquià avevano scelto, in una affollata assemblea, più di un anno e mezzo fa e dove saranno re-insediati.

Già, perché più di un anno e mezzo è durata l’ultima stazione di una lunga via crucis iniziata, come già abbiamo detto, nella metà degli anni 80. Edvar(presidente dell’associazione dei residenti) e tutte le altre persone che con lui stanno vivendo questa esperienza hanno dovuto faticare parecchio, vincere le incomprensioni e le divisioni che si sono create, e lottare con il passare del tempo e la lentezza dei tempi della giustizia brasiliana, fra le persone che non ci credevano più che pensavano che fosse come tutte le altre volte, che tutto terminasse in “pizza”.

Grande la fede, la speranza e la voglia di giustizia di Edvar, Anisio, Miguel, Antonio Rios, delle donne di Piquià de baixo che non hanno avuto paura di discutere, di sedersi alla pari, allo stesso tavolo con i poteri forti, con la grande multinazionale Vale, con il potente sindacato delle siderurgiche, che non hanno paura di smascherare gli intrallazzi e la corruzione tra “gli amici del comune”. Grande la fede nella vita e nella giustizia della gente di Piquià.
Sicuramente la festa di Pasqua a Piquià avrà un sapore diverso anche se non potrà ancora essere una Pasqua, una liberazione piena, sarà un frammento di resurrezione.
Edvar e Piquià ci indicano una cammino, una possibilità che anche noi abbiamo per vivere “frammenti di resurrezione”. È la strada dell’impegno, della responsabilità verso gli altri e con gli altri, è la strada della comunità, della lotta per la giustizia, è la strada della fede nel Dio della Vita e della Giustizia che vuole che tutti e tutte posano vivere e vivere in pienezza.

                                                                                                                          (fr. Antonio)